Da Bergamo al Compasso d’Oro
Con la Fiat 127, il suo progetto più celebre, Pio Manzù ha ridefinito l’auto compatta con un design essenziale e funzionale. Ma il suo contributo al design si estende ben oltre l’automobile: dalle collaborazioni con Kartell agli accessori ergonomici, Manzù ha influenzato profondamente anche il mondo dell’arredamento, creando oggetti di uso quotidiano che sono diventati icone senza tempo.
Con grande entusiasmo annunciamo la partecipazione della Fondazione Pio Manzù alla Fiera di Bergamo, in questa edizione del Salone del Mobile 2024.
Pio Manzù, icona del design italiano e figlio del celebre scultore Giacomo Manzù, ha lasciato un’eredità profonda, fatta di innovazione, funzionalità e stile. Tra i suoi lavori più famosi, la Fiat 127, l’auto compatta che, nata dal suo concept rivoluzionario e lanciata dopo la sua scomparsa, rappresentò una pietra miliare nel design automobilistico grazie alle linee semplici, eleganti e incredibilmente funzionali.
Manzù ha collaborato anche con marchi di rilievo come Alessi, per cui ha progettato l’orologio Cronotime — un pezzo esposto al MoMA di New York e all’avanguardia per l’epoca — e Kartell, con il suo iconico contenitore multiaccessorio in plastica, oggi un oggetto ricercato dai collezionisti. Il progetto della lampada Parentesi è stato ripreso da Achille Castiglioni e lanciato da Flos, e rappresenta un capolavoro di design che continua a essere un bestseller internazionale e che ha ricevuto il prestigioso Compasso d’Oro ADI nel 1979.
La Fondazione Pio Manzù si dedica a promuovere il dialogo su questi progetti straordinari e sull’evoluzione del design, portando avanti l’eredità del designer con studi e ricerche sui materiali, processi di produzione e mobilità sostenibile.
Non vediamo l’ora di incontrarvi alla Fiera di Bergamo per raccontare questa straordinaria storia di creatività e innovazione.
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